SARS-CoV-2 causa fusione tra neuroni e tra neuroni e glia

 

 

ROBERTO COLONNA

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno XX – 17 giugno 2023.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.

 

 

[Tipologia del testo: RECENSIONE]

 

I virus di diverse famiglie, quali il virus della rabbia, l’herpes simplex, l’Epstein-Barr, lo Zika, il reovirus e SARS-CoV-2 possono infettare i neuroni e causare sintomi neurologici come crisi epilettiche, disorientamento spazio-temporale (confusione), cefalea, perdita del gusto e perdita dell’olfatto. Nei casi più gravi, le infezioni virali del sistema nervoso centrale possono causare encefaliti, meningiti, deficit neurologici potenzialmente irreversibili, quali paralisi, e morte. In parte le manifestazioni cliniche originano dalla perdita dei neuroni infetti, ma alcuni virus non uccidono le loro cellule ospiti e le sequele neurologiche croniche delle loro infezioni non possono essere spiegate con la morte neuronica, e si ritiene che siano in questione vari meccanismi neuropatologici ancora sconosciuti, nella progressione che conduce a disfunzione cerebrale.

In tessuti diversi da quello nervoso, i virus con pericapside e i reovirus usano molecole specializzate chiamate fusogeni per ottenere la fusione con le membrane dell’ospite ed entrare nelle cellule. Questi virus poi usano l’apparto molecolare della cellula per la produzione di costituenti virali, con fusogeni virali di nuova sintesi che modificano le membrane cellulari conferendo loro la capacità di fusione con le cellule vicine. Da questa fusione originano sincizi multinucleati che consentono la propagazione virale “dall’interno” senza bisogno del rilascio di virioni nello spazio extracellulare.

La necessità, per una corretta fisiologia del sistema nervoso centrale, di preservare l’integrità strutturale del neurone con il suo programma funzionale è una nozione classica esposta oltre 100 anni fa da Santiago Ramon y Cajal, premio Nobel per la Medicina con Camillo Golgi, che scriveva pressappoco: “Il sistema nervoso è costituito da singole cellule nervose che agiscono come unità individuali distinte e specifiche, che non basano il loro sviluppo o la loro comunicazione sulla fusione cellulare”. Quest’affermazione conseguente a studi condotti grazie al metodo di Golgi, ossia la colorazione nera che ha rivelato per la prima volta la morfologia delle principali classi di neuroni del cervello umano e di altri mammiferi, poneva termine a un’annosa controversia che aveva visto la contrapposizione fra reticolaristi, che sostenevano la continuità protoplasmatica fra i neuroni cerebrali, che avrebbero costituito un unico grande sincizio, e cellularisti, che avevano già compreso che il cervello è costituito da cellule come qualsiasi altro organo del corpo.

In altri termini, l’integrità dell’individualità cellulare è una condizione necessaria e inalienabile per la fisiologia cerebrale e, dunque, se SARS-CoV-2 determina la fusione fra cellule nervose e/o gliali, con questo processo può causare la sintomatologia neurologica spesso osservata. Ramon Martinez-Marmol e colleghi hanno sottoposto a verifica questa possibilità, ottenendo risultati di sicuro rilievo.

(Martinez-Marmol R. et al., SARS-CoV-2 infection and viral fusogens cause neuronal and glial fusion that compromises neuronal activity. Science Advances 9 (23) – Epub ahead of print doi: 10.1126/sciadv.adg2248, 2023).

La provenienza degli autori è la seguente: Clem Jones Centre for Ageing Dementia Research, Queensland Brain Institute, The University of Queensland, Brisbane (Australia); Dementia Research Centre, Faculty of Medicine, Health and Human Sciences, Macquarie University, Sydney (Australia); School of Chemistry and Molecular Biosciences, Faculty of Science, The University of Queensland, Brisbane (Australia); Queensland Brain Institute, The University of Queensland, Brisbane, QLD (Australia).

Molti virus impiegano molecole specializzate di superficie chiamate fusogeni per entrare nella cellula ospite, e gran parte di questi virus, incluso SARS-CoV-2, può infettare il cervello ed è associata a sintomi neurologici gravi causati da meccanismi ancora scarsamente conosciuti.

Ramon Martinez-Marmol e colleghi hanno rilevato la fusione tra neuroni e tra neuroni e glia indotta dall’infezione da SARS-CoV-2 nel topo e in organoidi di cervello umano, e hanno dimostrato che l’unione fra cellule con perdita di integrità è causata dal fusogeno virale, in quanto il processo può essere pienamente simulato dall’espressione della proteina spike (S) di SARS-CoV-2, oppure dal non correlato fusogeno p15, proveniente dall’orthoreovirus del babbuino.

L’osservazione sperimentale ha dimostrato che la fusione neuronica è un evento progressivo, che porta alla formazione di grandi sincizi multicellulari, e porta alla diffusione patologica di grandi molecole e organuli cellulari.

La parte conclusiva dello studio, focalizzata all’analisi delle conseguenze della fusione patologica sinciziale, è stata condotta mediante l’imaging del Ca2+, che ha consentito di rilevare e dimostrare che la fusione fra cellule dell’encefalo compromette in modo estremamente grave la funzionalità neuronica.

Questi risultati forniscono una nuova importante conoscenza circa i meccanismi mediante i quali SARS-CoV-2 (come altri virus) attacca il sistema nervoso centrale, altera la sua funzione e causa neuropatologia.

 

L’autore della nota ringrazia la dottoressa Isabella Floriani per la correzione della bozza e invita alla lettura delle recensioni di argomento connesso che appaiono nella sezione “NOTE E NOTIZIE” del sito (utilizzare il motore interno nella pagina “CERCA”).

 

Roberto Colonna

BM&L-17 giugno 2023

www.brainmindlife.org

 

 

 

________________________________________________________________________________

 

La Società Nazionale di Neuroscienze BM&L-Italia, affiliata alla International Society of Neuroscience, è registrata presso l’Agenzia delle Entrate di Firenze, Ufficio Firenze 1, in data 16 gennaio 2003 con codice fiscale 94098840484, come organizzazione scientifica e culturale non-profit.